ISOLA ECOLOGICA CHIUSA, TARI PAGATA: I CITTADINI ATTENDONO RISPOSTE.

 

Da oltre un anno l’Isola Ecologica di Contigliano è chiusa e da oltre un anno i cittadini continuano a pagare regolarmente la TARI, comprensiva  dei costi di servizio, gestione e personale legati anche a quella struttura.  Questa è la contraddizione che oggi non può più essere ignorata. Nonostante  l’interrogazione consiliare presentata nel giugno 2025 e la successiva risposta rassicurante  del Sindaco in Consiglio Comunale, nei fatti nulla è cambiato: l’Isola Ecologica resta inaccessibile 15 dicembre 2025 (ma non per tutti) e i cittadini sono privati di un servizio essenziale previsto dal Piano Provinciale dei Rifiuti.  

Nel frattempo, la gestione degli ingombranti, dei RAEE, degli sfalci e delle potature  avviene solo tramite raccolte straordinarie fortemente limitate con periodicità a spot:  giorni feriali, sole tre ore di disponibilità, massimo tre oggetti per utenza.  Una modalità che non può essere considerata un servizio equivalente e che risulta di fatto  incompatibile con le esigenze quotidiane di lavoratori, famiglie e anziani. Un servizio ridotto, ma una bolletta piena.  

Il punto politico è chiaro:  

- il servizio è stato ridotto, ma la tariffa no. 

La TARI a Contigliano è cresciuta nel tempo, passando da 431.027,65 euro + IVA nel  2017 a 612.165 euro nel 2023 con un aumento pari al 45%, interamente a carico dei  cittadini.  

Eppure, da oltre un anno, una delle infrastrutture cardine del sistema di raccolta non è  utilizzabile, senza che sia stata prevista alcuna riduzione o compensazione tariffaria.  

È una situazione che appare paradossale e ingiusta:  si paga come se il servizio fosse pienamente attivo,  ma il servizio non è nella disponibilità degli utenti.  Annunci futuri non cancellano il presente.  

Siamo consapevoli che, sul piano amministrativo, venga oggi detto che “qualcosa si sta concretizzando” per la riapertura dell’Isola Ecologica. 

Ma le promesse future non cancellano un anno di disservizio, né restituiscono quanto  i cittadini hanno continuato a pagare per un servizio non goduto.  

Il problema non è ciò che forse accadrà domani. Il problema è cosa viene garantito adesso.  La domanda resta aperta e pretende risposta. 

Nell’attesa di una riapertura che non appare imminente, l’Amministrazione è chiamata a  dire con chiarezza ai cittadini:  che cosa viene garantito oggi, concretamente, in alternativa all’Isola Ecologica; se esiste un servizio continuativo, programmabile e adeguato per ingombranti,  RAEE, sfalci e potature; se si intende riconoscere che, a parità di TARI, i servizi sono stati ridotti; se è prevista qualsiasi forma di compensazione per un disservizio che dura da  oltre un anno. La questione è politica e amministrativa: finché l'Isola ecologica resta chiusa aumenta il rischio che l'abbandono incontrollato dei rifiuti crei delle vere e proprie discariche abusive.

Per questo, accanto ad una seconda interrogazione, invitiamo l'amministrazione ad approvare un indirizzo  politico vincolante una mozione che prevede lʼadozione di un  calendario settimanale programmato per la gestione dei  conferimenti di sfalci, RAEE e rifiuti ingombranti, in coerenza con il  PEF rifiuti e la regolazione ARERA.

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